Dopo molti articoli scritti per questo blog e per blog di clienti, mi viene spesso chiesto qualche consiglio per redigere un articolo online, che abbia un ottimo posizionamento nei motori di ricerca (la SEO).
Prima suggerisco di approfondire con dei libri, come "Il mestiere di scrivere" di L. Carrada, "Scrivere per il web" di D. Fortis, "Copywriting e Scrittura per il web" di D. Cannavacciuolo. Ma sovente mi viene replicato, dal mio interlocutore, di non avere il tempo per farlo prima di pubblicare l'articolo (che spesso è "per domani").
Allora suggerisco di leggere almeno queste 10 regole SEO, create dalla mia esperienza (circa 200 articoli scritti in questo sito) e da una "spremuta" concentrata dei testi sopra citati.
A) Scegli una parola chiave che riassuma il tema dell’articolo. O meglio: la parola chiave che presumi che il cliente ideale cercherà online. É una combinazione di massimo 2-3 parole. Ad esempio “impresa femminile” è meglio della singola parola, come “impresa”, perché è più specifica.
B) Controlla se ci sono migliori alternative alla parola chiave scelta.
Usa Google Trends (https://trends.google.it/trends/explore?geo=IT) o usa SeoZoom (come da immagine sotto). Potresti trovare nuove opportunità per la visibilità del tuo articolo.
Ad esempio la keyword "impresa femminile" ha basse opportunità in SERP (da 0 a 100 - che è il massimo - ottiene solo 37 punti). Ciò vuol dire che siti molto autorevoli sono già nei risultati della 1ª pagina Google con la parola "impresa femminile" e, essendo autorevoli, sarà molto difficile poterli sorpassare o uguagliare.
Meglio scegliere “imprenditoria femminile” come keyword dell'articolo: le opportunità di andare nei risultati di 1ª pagina Google/Bing (la SERP) sono adesso a 48 punti e il volume di ricerca è circa 4400 volte al mese in Italia (secondo SEOZoom).
La scelta del titolo è fondamentale per incuriosire l'utente a leggere l'articolo. Funzionano di più i titoli che mostrano una opportunità o inducono ad una paura/perdita.
Ad esempio: "Scopri come ottenere i finanziamenti per far decollare la tua startup", è un titolo che suggerisce opportunità.
Oppure "La tua startup potrebbe fallire entro 3 anni se ignora questo finanziamento", induce ad una perdita/paura.
In questi casi, si deve stare attenti a non scivolare nel clickbait (acchiappaclick), cioè quando un titolo incuriosisce molto, agitando paure o opportunità, ma poi è una fregatura, creando un'esperienza frustrante per l'aspettativa dell'utente. Una volta vidi un titolo "Sbranato dai cinghiali in pineta!". Poi si scopriva, dopo il click, che era un articolo riferito ad un cane.
Individua poi il lettore ideale e prova a includerlo nel titolo o nel testo. Esempio: “Corsi di formazione: scopri i requisiti obbligatori per gli stranieri”.
La struttura di un articolo è spesso divisa in 3 parti:
Ci sono diversi tipi di strutture, non appena di 3 parti, come le 5W (who, why, where, what, when), AIDA, PASTOR, ecc. (trovi un articolo completo qui).
Una struttura chiara ti evita di scrivere delle ripetizioni e darà la sensazione, al lettore, di essere accompagnato per mano nella lettura.
Si suggerisce di scrivere almeno 300 parole per articolo. come indica WordPress SEO By Yoast.
Per la SEO e per la facilità di lettura dell'utente, è meglio scrivere frasi tendenzialmente corte, quando il tuo obiettivo è scrivere per un blog.
Ogni concetto ha il suo paragrafo. E i paragrafi sono corti, massimo 4-5 linee. Riunisci una serie di paragrafi in una sottosezione, con un sottotitolo H2.
Usa il grassetto su alcune parole significative, senza eccedere.
Non scrivere parole con lettere tutte MAIUSCOLE a meno che non ci sia motivo (es. “partita IVA)”.
Non usare l’italico, a meno che non citi nomi di documenti, frasi o parole straniere (vedi tutti i casi: https://goo.gl/oxCqxZ).
Si suggerisce che la parola chiave si ripeta nel testo e nei titoli (3-4 volte), con logica, senza esagerare. É utile per la SEO.
Ad esempio, in questo articolo la parola chiave "scrivere per un blog" è ripetuta 4 volte.
Non abbondare con gli aggettivi o con gli avverbi (esempi: davvero, certamente, molto, presto, frequentemente, qualitativamente, ecc.)
Piuttosto, prova a tagliarli o sostituirli con dei dati o informazioni concrete, al loro posto.
Ad esempio: "Il nostro servizio clienti è molto tempestivo". Meglio, "Il nostro servizio clienti risponde entro 24 ore".
Abbiamo tolto "molto", "tempestivo", e reso il testo più agile e anche più concreto. Sembriamo anche meno venditori di "fuffa".
É consigliato che l’articolo abbia almeno due link pertinenti a fonti referenziate esterne, meglio se sono siti posizionati nella prima pagina di Google.
E, per la SEO, é utile che l’articolo abbia anche dei link interni (ad altre pagine del tuo sito).
Scegli un’immagine libera d’uso ed inseriscila nell’articolo. Metti l’attributo ALT all’immagine: è il testo ALTernativo delle immagini; quel testo che l'utente visualizza quando posiziona il cursore del mouse su un'immagine e che la descrive.
Per trovare le immagini, usa portali come Pixabay.com. Qui trovi 11 siti di immagini gratuite.
Le immagini sono anche uno degli elementi che più rallenta un sito web. Succede sopratutto quando sono state caricate alla massima risoluzione, ad esempio 300dpi.
Sul web puoi usare anche una risoluzione di 72dpi, con una larghezza che raramente supera 1200 pixel (una guida alle dimensioni corrette la trovi qui).
Nelle opzioni SEO dell’articolo, ci sono dei campi appositi (sotto, l'esempio con il plug-in SEO Yoast): titolo, parola chiave, meta description. Compila con cura questi campi per avere un miglior posizionamento nei motori di ricerca.
La meta description: sono 2 linee di descrizione dell’articolo, che contengono anche la parola chiave, e compariranno sotto il titolo dell'articolo nei motori di ricerca.
Queste 10 non sono certo delle regole esaustive. Ma sono un ottimo inizio per scrivere per un blog.
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