Ogni candidato, che studia come organizzare una campagna elettorale, dovrebbe conoscere le storiche leggi delle propaganda politica: per non abusarne, per difendersi dagli avversarsi nel dibattito politico.
Dal libro Propaganda: Teoria, Tecnica e Pratica , che poggia sulle teorie di Edward Bernays (considerato uno dei primi spin doctor), ho estratto le 5 leggi della propaganda politica.
La conoscenza è molto utile anche per l'elettore: per comprendere come possa essere persuaso. Perché nel marketing politico c'è l'auge delle tecniche di manipolazione del consenso delle masse.
Leggi di seguito.
Questa legge indica di concentrare il tiro in un solo bersaglio, durante tutta la campagna politica. Questo fa si che un'auditorio segua con il minimo sforzo.
La forma più semplice è concentrarsi contro una unica persona. O un unico concetto.
L’individuare il problema da combattere in una sola persona da alcuni vantaggi:
L’ampliamento esagerato delle notizie è un processo impiegato spesso dai partiti, che tendono ad evidenziare tutte le notizie favorevoli a loro stessi.
Dall’altro lato, seguono abili citazioni fuori dal contesto e frasi casuali del politico avversario, riportate in maniera grossolana ma a proprio vantaggio.
Il livello intellettuale delle frasi, che seguono la legge della deturpazione, sarà "tanto più basso quanto maggiore è il numero di persone che si vuole convincere" - dicevano i nazisti, accompagnando questa legge anche con pesante ironia o ingiurie agli avversari.
Nel campo degli insulti grossolani, la tecnica è sempre in auge. Ad esempio, Trump disse di Kim Jong-un: "Io vecchio? Lui basso e grasso". Considerando che Donald Trump ha un alto quoziente intellettivo (156 punti) - se pur molti pensino il contrario - è molto probabile che sia stata una battuta meditata, non "da bar".
É utile riconoscere la legge dell'ampliamento, per poterla usare con etica o non farsi "raggirare" se la sentiamo dell'avversario politico.
La prima condizione per una buona propaganda è l’instancabile ripetizione dei principali temi.
Goebbels, ministro della propaganda di Hitler e estimatore delle teorie di Edward Bernays, diceva “La Chiesa cattolica si mantiene nei secoli perché ripete la stessa cosa, senza sosta”.
Il tema centrale deve però esser presentato sotto diversi aspetti, altrimenti la pura e semplice ripetizione ne creerebbe noia e disinteresse.
Questa è l’orchestrazione: un tema ripetuto in tutti i mezzi della propaganda, in forme diverse, adattate ai diversi pubblici.
Ancora Trump come esempio: ha scelto come cavallo di battaglia il tema dell’immigrazione. Ha continuato a martellare sull’immigrazione durante tutta la campagna presidenziale e con variazioni sul tema.
Trump: "Costruiremo il muro..."
I grandi comunicatori non si pubblicizzano partendo dal niente, per imporre le proprie idee. La propaganda pone le sue basi su un sotto strato di necessità nel popolo, qualche mito o orgoglio nazionale, oppure un preconcetto diffuso. Gli uomini di marketing, al servizio dei politici, hanno quindi un grande lavoro: capire il gusto popolare, il sentimento preponderante, le paure latenti nella maggioranza della gente.
Secondo Walter Lippmann “il capo politico è capace di richiamare immediatamente i sentimenti predominanti della moltitudine” - grazie al marketing, o il suo istinto politico.
Per questa legge, prima il capo politico si dichiara immediatamente d’accordo con il sentimento popolare, poi propone le proprie idee e progetti. Fa quindi una trasfusione delle sue idee, dentro il sentimento popolare che ha in precedenza stimolato.
Obama fu un maestro nel cogliere, all'epoca della sua elezione, la divisione interna del suo paese. Per questo, con gli americani che non sentivano più una comune identità, ogni idea di Obama fu una trasfusione nel desiderio di unificazione del popolo americano.
La sociologia ha capito quanto un gruppo possa far pressione su una opinione individuale.
Perché la maggioranza degli uomini tende ad armonizzarsi con i propri simili.
La propaganda politica sfrutta questo principio: crea l’impressione di unanimità, mostra le moltitudini, esibisce il consenso.
Per questo, si usano spesso manifestazioni, cortei, bandiere, emblemi.
Queste 5 leggi sono sempre attuali.
Molte sono anche applicabili al branding e marketing di un’impresa. Sicuramente tre:
L'invito è di usare con estrema etica queste tecniche. Diventeranno potenti quando abbinate ad abili capacità di oratoria (qui consulenza per il public speaking).
Il giusto fine della persuasione è indurre a compiere azioni benefiche: come potrebbe fare un padre, che persuade il proprio figlio a leggere un bel libro prima di dormire; o una persona che persuade l'amico a diventare donatore di sangue, ecc. Il bene dell'altro è il fine dell'azione di persuasione e del marketing politico.
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