Creare un sito web per la tua attività: scegli tra 5 tipologie

Pubblicato: 09-09-22
Scritto da Nicola Di Grazia
Categoria: 
sito web

Prima di progettare o creare un sito web per la tua attività, è utile sapere che i siti possono essere di diversi tipi.

Se riconosci il tipo di sito di cui avrai bisogno, sceglierai lo strumento ideale per iniziare o potrai richiedere, a chi del mestiere, cosa vuoi con più precisione.

Per questo, ho individuato

5 tipi di siti web

    1. Sito internet statico.
    2. Sito internet dinamico.
    3. Sito internet con blog.
    4. Sito internet e-commerce.
    5. Web application:
      • Portali
      • Motori di ricerca
      • Community
      • Forum
      • Social Networks
      • ERP
      • altro...

Vediamo nel dettaglio.

1) Il sito web statico

Questa è la tipologia di sito web che permette ad un utente di visualizzare i contenuti, senza però poter interagire con essi (al massimo inviare una email da un modulo di contatto nel sito). Solitamente è scritto in puro html e non è collegato ad un database Mysql.

Questo non permette all'amministratore o al proprietario, a meno che non sia un tecnico di html, di modificarne le informazioni e i testi nel sito in autonomia.

Il sito web statico di solito è il più economico da creare. É realizzato con 2-3 pagine che presentano il servizio, l'impresa e la pagina con privacy e cookie policy.
Per chi conosce un pò l'html suggerisco di usare il template  Bootstrap, per creare un sito a basso costo e statico.

2) Il sito web dinamico

Il termine web dinamico indica un sito  che interagisce attivamente con l'utente, modificando le informazioni mostrate in base a cosa fa l'utente: si possono così presentare questionari e soluzioni, moduli per appuntamenti (con giorni e orari disponibili), testi diversi a seconda che l'utente sia di ritorno sul sito o nuovo, campi per la ricerca interna del sito, moduli per la raccolta di testimonianze o commenti.

I siti web dinamici consentono anche un più rapido aggiornamento del sito web da parte dell'amministratore. L'aggiornamento è abbastanza facile ed è possibile anche a chi non conosce l'html.

Suggerisco questo tipo di sito quando si pianifica una struttura di almeno 8 pagine, con l'obiettivo di crescere o aggiornare i contenuti.

Questa tipologia di siti è solitamente collegata ad un database utilizzato per memorizzare i contenuti e sfrutta linguaggi di programmazione, come il Php.

3) Sito internet + blog

Tendenzialmente il costo del sito internet aumenta quando più opzioni sono presenti. Come quella di avere una sezione dedicata al blog, cioè un diario di notizie e informazioni utili, visualizzate in forma cronologica, ordinate in categorie e tag.

Il blog può contenere testi ma anche includere video, podcast, infografiche e altri contenuti multimediali.

Sicuramente questa tipologia di sito è la miglior scelta per un sito che desideriamo far crescere, ben posizionato sui motori di ricerca, grazie ad una strategia di content marketing e SEO.

Una piattaforma super consigliata per questo tipo di siti web è WordPress, open source e sicura (anche il sito della Casa Bianca usa WordPress). Valide alternative sono anche Wix o Webnode , sono facili da usare (anche per chi non è uno sviluppatore) ma non offrono tutte le potenzialità di WordPress.

Certamente, queste 3 piattaforme sono valide anche per la tipologia di sito precedente, dinamico, senza un blog.

4) Sito internet e-commerce

L’E-commerce consiste nello svolgimento di attività commerciali e di transazioni per via elettronica. É, generalmente, un tipo di sito web abbastanza più costoso rispetto ai precedenti.
Può essere di tre categorie:

  • E-commerce diretto. Quando l’iter di vendita si perfeziona online, pertanto senza spedizione di oggetti. Per questo motivo è esclusivo dei servizi e dei beni immateriali, come la consulenza o la formazione a distanza.
  • E-commerce indiretto. In questo caso è necessario consegnare il prodotto all’acquirente affinché la vendita possa considerarsi conclusa. É un tipo di e-commerce più complesso rispetto a quello diretto, perché più fattori, come la spedizione o il sistema di reso, entrano in gioco.
  • E-commerce su marketplace. Il venditore si poggia su un’infrastruttura tecnica di terzi che gli permette di vendere al suo interno e non interviene nelle fasi di transazione (es. eBay, Amazon). Un marketplace ha lo svantaggio che il venditore non è il proprietario della piattaforma in cui commercia, non può intervenire con le personalizzazioni che potrebbe avere in un e-commerce di proprietà. D'altro lato, vendere su marketplace di terzi è decisamente più economico, all'inizio, che avere un e-commerce di proprietà.

Una piattaforma e-commerce proprietaria o è creata ex novo (soluzione di solito meno economica), oppure si possono sfruttare piattaforme open source: le più usate sono Magento (molto potente ma anche più complessa da usare di altre), Prestashop (sempre ideale per progetti complessi e articolati) e WordPress con WooCommerce (tra le più semplici da utilizzare).

Tra le piattaforme con codice proprietario, quindi non open source, è interessante Shopify (con un costo di €21 al mese); è adatta in particolare per chi non ha competenze da sviluppatore o maneggia l'HTML. Se sei interessato a Shopify o WooCommerce, suggerisco di proseguire, leggendo la pagina di questo sito dedicata alla creazione E-commerce.

5) Web application

Web Application indica un'applicazione accessibile via web o con una intranet.

Un sito web che è una application offre determinati servizi all'utente.
Tra le soluzioni open source, Moodle può essere usata per fare della formazione, Humhub per creare un completo social network, Odoo per gestire il magazzino con un ERP, uPortal per creare un portale online.

social network

Interfaccia grafica di Humhub

La struttura del sito web

Appena capito che tipo di sito vogliamo, possiamo disegnare la struttura (ad albero) delle pagine necessarie. Basta un foglio, per iniziare.

Ad esempio, questa è la struttura per un sito web di uno medico, con un blog, con la pagina "chi sono", 3 patologie trattate, pagina della privacy, ecc.

Questo è l'inizio. L'articolo non vuole spiegare dalla A alla Z il come si crea un sito web. Ci vorrebbe un voluminoso libro.

Ti permetterà comunque di partire con le idee chiare, per poi passare ai layout, l'usabilità, la scrittura dei testi, la scelta dell'hosting, ecc.
Per altri suggerimenti in merito, entra in contatto.

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