Usare gli Archetipi per migliorare Storytelling e Personal Branding [1° video]

Pubblicato: 03-02-19
Scritto da Nicola Di Grazia

Ci sono diverse tematiche coinvolte nel fare storytelling e brandingAd esempio, la teoria degli archetipi.

Queste figure ancestrali si possono applicare anche al personal branding, per aumentare coerenza e valore percepito del professionista, per attrarre e mantenere i giusti collaboratori e clienti. Per scrivere testi più efficaci.

Nel video seguente è illustrato come fare, con la ruota degli archetipi ed alcuni esempi, tratti sia da brand conosciuti che da liberi professionisti italiani.

Buon visione.

Prima parte video

Premesse su branding e archetipi

Trascrizione del video

Salve, oggi ti parlo di archetipi applicati al branding e personal branding.

Subito qualcuno potrebbe pensare giustamente: si, bella la filosofia, gli archetipi… ma serve per vendere di più?

Serve eccome. Te lo spiego. Allora, primo concetto da ampliare: ho parlato di branding. Il branding, sono quelle azioni per aumentare il valore di una marca, progetto, persona. Branding è anche fare e ascoltare. Fare bene e ascoltare gli echi che ne derivano.

É un fare orientato e finalizzato verso un concetto, verso dei valori. Se non li hai individuati nel tuo business, sei un imprenditore più d’azione, che inizia a menar colpi a destra e a sinistra nel mercato, però senza una bussola che orienta. Sei un imprenditore più orientato al prodotto. Meno al brand.  Attenzione: perché il prodotto o servizio, nei mercati altamente competitivi e incerti di oggi, è facile che sia copiato. Un brand forte no.

Molti manager concordano: più importanza al brand che al prodotto. Ma in un’Italia che ha avuto il boom economico fondato su imprenditori mitici dai prodotti eccezionali, questo concetto non è facile da mettere in pratica. Ma è l’unico che ci può salvare dall’invasione di chi ci ruba l’idea e la copia.

I clienti, oggi ti seguono, anzi ti condividono, se gli mostri una direzione, una personalità, un pensiero. Ovvero un brand.

Oggi io consiglio un brand anche senza averne mai provato un prodotto. Ad esempio Tesla: ti consiglio di comprane una macchina. Io ce l’ho ? No. Ma ne condivido i valori e la direzione: il brand.

Tutto questo si può applicare anche al personal brand. Alla persona, al libero professionista. La persona sfrutta i principi del branding, per aumentare il suo valore e la sua influenza nel mercato o nel gruppo d’appartenenza.

Avere delle linee di brand ti aiuterà in pratica, nel quotidiano. Per esempio, ti aiuta a scegliere i colori che ti possono rappresentare, ti aiuta a dare nomi a eventi, prodotti, titoli su Facebook. A usare le parole giuste in un testo commerciale o in un post social.

Mi aggancio ad un famoso detto: “Fai attenzione ai tuoi pensieri, perché  diventano parole. Fai attenzione alle tue parole, perché diventano le tue azioni.” Nel nostro caso, il pensiero è il brand e diventerà azioni nel mercato.

Definito cosa è un brand, vengo al secondo concetto: gli archetipiNella pratica, per fare personal branding ti puoi aiutare con gli archetipi. Cosa sono?

Un archetipo è un personaggio o una situazione universalmente familiare che trascende il tempo, la cultura, il sesso e l’età. L’eroe, il re o l’avventuriero sono archetipi.

Così, se un’idea imprenditoriale sceglie di incarnarsi in un’archetipo, acquista ampia riconoscibilità nel suo pubblico e un tocco più umano. Ed il tocco umano è fondamentale nel mercato dei servizi, come può essere quello di un fotografo o altro libero professionista che esegue la sua prestazione a contatto diretto con il cliente.

Il mio invito è quindi di riconoscere a quale archetipo tu appartieni, o meglio, quale archetipo la tua idea imprenditoriale incarna. Poi comunicarlo.

Gli archetipi sono 12, secondo uno studio elaborato da Jung e riportato nel suo libro “Gli Archetipi dell'Inconscio Collettivo”. Sono: l’idealista/innocente. L’uomo comune/l’amico della porta accanto. L’eroe guerriero. L’angelo custode o il care giver, l’amante, il ribelle, il creatore, il sovrano, il mago, il saggio, il joker/Folle, il cercatore avventuriero.

Dai tempi della preistoria, queste personalità sono ricorrenti nelle storie degli uomini. E quindi sono riconoscibili, amichevoli, seguiti. Non ne esiste uno migliore di un’altro, ognuno rappresenta anche una tappa evolutiva che non può essere evitata se vogliamo essere completi.

Ognuno ha caratteristiche e scopi differenti. Ad esempio l’innocente/idealista vuole sentirsi al sicuro, protetto. Vuole ottenere la felicità attraverso l’armonia con se e con gli altri.

Tutt’altro vuole un re: ha desidero di ordine, avere autorità. Vuole un “regno” armonioso e felice, attraverso il controllo e le regole.
Il mago invece ha lo scopo di trasformare la realtà, perché ha poteri particolari.

Le grandi aziende conoscono questa tecnica di storytelling. La usa sicuramente la Apple (vedi 4 esempi nel video). Oppure ci sono aziende che incarnano un’altro archetipo: il Ribelle, come Harley Davidson, Diesel.

Lascio le grandi aziende. Andiamo con esempi per liberi professionisti e il personal branding...

Seconda parte video

Come applicare gli archetipi al personal branding: 2° video

Idee per customer experience  e copywriting.

Segui il link per vedere il secondo video.

 

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