C’è tanta confusione con il termine Storytelling.
Nella prima puntata del podcast Storybizz (nel 2016) l’ho chiarito, smarcando il termine da azioni di comunicazione meno narrative, come una auto-biografia, una pagina “chi siamo” aziendale, piena di dati e traguardi raggiunti, oppure come una foto personale ad un evento poi pubblicata su Instagram.
Ai veri storyteller non piacciono date, fatti e numeri, come scriveva Italo Calvino: "ogni volta che rivedo la mia vita fissata ed oggettivata, sono preso dall’angoscia. Ridicendo le stesse cose con altre parole, spero sempre di raggirare il mio rapporto nevrotico con l’autobiografia".
A Calvino non piacevano le biografie. Amava la narrazione. Perché la biografia o la cronologia non è storytelling spesso: non lavora sulle emozioni del pubblico, come un narratore sa fare.
Ascolta la puntata, per approfondire con esempi.