Per usare al meglio internet esistono, dal lontano 1995, una serie di regole di comportamento (le netiquette - elencate su Wikipedia) per comunicare con rispetto su un sito internet, in una newsletter, in uno scambio di email, in una chat.
Una di queste regole fa riferimento all’utilizzo del maiuscolo. Cerchiamo di capire perché l’uso del maiuscolo sia sconsigliato nella comunicazione web, ancora oggi.
Scrivere intere frasi in maiuscolo, ad esempio in un articolo di un blog, non crea problemi di posizionamento del sito su Google. "It has absolutely no impact in terms of SEO with Google", si legge anche qui.
Così come per gli URL, non fa differenza se sono scritti maiuscoli o minuscoli.
L’uso del maiuscolo nelle conversazioni online è piuttosto un questione di percezione tra persone, non di SEO.
Infatti SCRIVERE MAIUSCOLO è percepito come “urlare”, come usassimo un tono di arroganza, impazienza o prepotenza.
Sono queste le prime sensazioni che prova chi legge una frase del tipo "FAI UNA CAMMINATA LA MATTINA", piuttosto che "fai una camminata la mattina". La prima frase sembra più un'imperativo, con una voce alta categorica.
Il suggerimento è quello di utilizzare il testo maiuscolo con un senso della misura come ad esempio un titolo importante, una breve frase di rilievo, una citazione e così via. Ovviamente, usa sempre il maiuscolo per le sigle, come IVA, SEO o SWOT.
Nelle grafiche, di video (i giovani tick tocker, lo fanno di continuo) o spot di pubblicità presenti sul web, si mantiene spesso il maiuscolo, come nell'esempio sotto di un video Adidas.
Ma è un contesto diverso rispetto ad un articolo di un blog o un post nei social network, cioè qualcosa che è più simile ad una conversazione articolata. In questi canali è premiato il tono conversazionale, per la stessa natura interattiva del web.
Anche i menu di navigazione dei siti web (ad esempio qui, su fromlu.com) o i bottoni di azione, come "SCOPRI DI PIÙ", spesso sono maiuscoli.
In questo caso, non è tanto interpretato come una conversazione e la sensazione di "urlare" non è suscitata.
Nel caso di e-mail marketing, come una newsletter, il maiuscolo può causare altri problemi: rischia di essere etichettato come spam da parte dei servizi di posta elettronica, come Gmail, Hotmail, ecc.
Infatti, quando invii una newsletter contenente una percentuale elevata di “maiuscolo” le possibilità che queste mail vadano a finire nella cartella spam del destinatario è più elevata.