Ogni mese, un numero crescente di persone cerca su Google o altri motori di ricerca la parola chiave “commercialista a ...” e a seguire il nome della città.
Ad esempio “commercialista a firenze” o "commercialista firenze" arriva ad essere cercato quasi 400 volte al mese, nella città del Brunelleschi (dati SEOZoom).
Se sei un commercialista, questa è una informazione utile per acquisire nuovi clienti dal web. Ed in base alla mia esperienza, con la gestione del web marketing di alcuni studio di commercialisti, ti spiego come si può fare in 3 tappe.
Vediamo di seguito.
Lo studio di un commercialista dovrebbe esser presente online con un sito web ottimizzato, per essere visibile nei risultati della prima pagina di Google. Perché oltre la seconda pagina sono davvero pochi gli utenti che vanno a leggere.
Se le tue risorse dedicate al marketing sono limitate, è importante concentrarsi su questa strategia SEO (search engine optimization) all'inizio e non disperdere le forze in altri canali (social media, email marketing, annunci invasivi).
Un interessate articolo di Forbes, sottolineava che non avere un sito web ottimizzato e porre più risorse/budget sui social media, rispetto al sito web, sono i 2 principali errori di marketing per una PMI.
Sono pienamente d'accordo: il sito web è il primo canale digitale da potenziare per una piccola impresa e per uno studio professionale.
Dal nostro portfolio: un sito web creato per uno studio Commercialista.
Con il sito web sei più reperibile: infatti, anche un articolo di 2-3 anni fa si trova più velocemente se è pubblicato nel sito web, piuttosto che nel feed di un social network.
Dopo aver organizzato la tua casa digitale (con protocollo sicuro https, con privacy policy, con testi ottimizzati, con video e foto, ecc.), si deve lavorare per far aumentare le visite verso "casa" tua. Più visite=più contatti.
Per mia esperienza, generalmente ci vogliono almeno 12 mesi per arrivare a questa meta, in maniera naturale/organica.
E qual'è la principale strategia per aumentare le visite, senza spendere in pubblicità?
É il marketing dei contenuti: si basa su un blog alimentato con notizie, opinioni, consigli utili per i tuoi potenziali clienti.
Non hai tempo per scrivere? Valutiamo allora un podcast! O un calendario editoriale sostenibile con i tuoi impegni.
La creazione di articoli utili si chiama “content marketing”: è il marketing dei contenuti.
Secondo Philip Kotler è la nuova pubblicità. Il marketing di contenuto è una strategia di web marketing che produce il 54% di contatti in più rispetto alla pubblicità classica (fonte Invest).
Anche secondo l'infografica sopra (di mainlinemedia.com), il content marketing è la base dell'albero di web marketing.
Il marketing di contenuti (utili) è un’azione che attrae il cliente ideale: è “inbound”, all’opposto del vecchio tipo di marketing, che interrompe e deve comprare l’attenzione delle persone, con spot e pubblicità a pagamento.
É un modo di fare marketing elegante, che si addice ad uno studio professionale, di commercialisti.
Vedi la sostanziale differenza:
Per produrre veri risultati (il ROI), il marketing di contenuto deve prevedere la creazione di informazioni per 4 tappe differenti, del percorso si acquisto (o funnel), di un potenziale cliente.
É infatti differente il materiale informativo che attira l'attenzione di un giovane startupper, che è appena all'inizio della costituzione della sua idea imprenditoriale. Probabilmente gradirà un articolo di come si può trovare business angels, per una startup.
Chi invece è più avanti nel processo (è quindi nella tappa rossa o verde) cercherà su Google frasi del tipo "Consulenza fiscale tributaria per startup".
Un errore comune, nel marketing di contenuto, è concentrarsi quasi esclusivamente su persone che immaginiamo nella tappa finale della decisione. Ma in quella tappa è minore il numero di potenziali clienti (come vedi nel grafico) e c'è, di solito, moltissima concorrenza.
Nello stadio di “maturità” avviene la lead generation, ovvero la creazione di contatti interessati ai tuoi servizi.
Non accade in maniera sporadica ma con continuità: i visitatori trovano i tuoi articoli online, percepiscono che hai autorità, ne rimangono interessati. Chiedono informazioni direttamente dall'articolo, si iscrivono alla newsletter o scaricano una risorsa gratuita (il lead magnet).
Nella fase della “maturità” alimenti anche la relazione con i clienti fedeli. La tua lista mail crescerà, questi contatti torneranno a visitare il tuo sito web e crescerà il numero di followers sui social media.
Per gestire al meglio questa terza fase, è molto utile ottimizzare processi e tempi con dei software e la marketing automation (uno gratuito: Mautic).
Ho elencato diverse idee nelle 3 fasi di crescita del web marketing, per arrivare a trovare nuovi clienti e quindi aumentare il fatturato. Come Roma non fu costruita in un giorno, così il web marketing ha bisogno dei suoi tempi per dare risultati continuativi.
Di tutto quello che hai letto sopra, suggerisco l'importanza di ristrutturare la "casa" digitale, il sito web, come primo passo.
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