Il ciclo di esperimenti, che sono il cuore di una strategia di growth hacking delle startup, si compone di 5 fasi.
Nella fase 1, brainstorming, vengono le idee da testare nel business. Esempi: diminuiamo il prezzo? Cambiamo il colore del logo? Introduciamo una promozione? Quali canali di comunicazione usiamo? Introduciamo un servizio aggregato? ecc.
Nella fase 2, si attribuisce un punteggio alle idee, per ordinarle.
Per dare ordine e priorità alle idee, esiste il punteggio ICE.
Con ICE (impact, confidence, easy) dovremmo assegnare un punteggio su scala da 1 a 10 in base a 3 criteri: il potenziale impatto dell'idea, il livello di sicurezza di chi propone l'idea, la facilità di implementare l'idea.
Nella fase 3, si annotano le variabili che saranno fisse (il budget, il tempo, il canale, il design, la proposta, ecc.) e quale è la unica variabile che è oggetto di esperimento. Senza questa fase di documentazione, prima di fare il test, i dati degli esperimenti di growth hacking nel tempo sarebbero confusi e si rischierebbe di compiere test simili o ripetuti.
Seguono la fase 4 e 5, come spiegato qui.